ATTWENGER
Foto: Gerald Von Foris
Occasione del progetto è il 10° anniversario del Lakeside Science & Technology Park che non rappresenta solo uno sprazzo di luce architettonico a Klagenfurt ovest, ma ricopre fin dall’inizio (come sponsor e mecenate) una posizione privilegiata nell’arte critica contemporanea. Con l’apertura della nuova struttura Lakeside B11 nell’estate 2015 vengono offerte nuove possibilità di utilizzo dell’area come spazio artistico pubblico, in particolare con la creazione di tettoie erbose percorribili che si elevano come dolci colline sul circondario.
UM | STURZ | VERSUCH (rovesciamento) non è concepito come manifestazione di una ricorrenza in senso stretto, esso infatti si dedica alle differenze economiche, sociali e culturali nella società, nonché allo stato d’animo attuale che alterna letargo e ribellione. Il progetto consiste in tre contributi artistici autonomi, che messi assieme diventano un trittico scenico musicale. Si recita sia negli spazi esterni, incluse le tettoie della nuova costruzione, che nel foyer , nonché nella grande sala riservata alle manifestazioni.
La prima parte si basa sul testo »Manifest« di Bert Brecht, parafrasi lirica del Manifesto comunista di Karl Marx e Friedrich Engels. Per quanto, in alcune sue parti, il testo possa sembrare attuale, esso ci giunge come una voce dall’aldilà poiché è recitato in esametri classici e confuta le sue conclusioni. Il testo è recitato da un »coro greco« diretto da Dietmar Pickl e Emil Krištof, che si occupano anche della narrazione e del ritmo del testo.
Nella prima parte vengono descritte le forze distruttrici del capitale, vale a dire della borghesia (del 19° e 20°secolo), mentre nella seconda si fanno le prove della rivolta. I »fomentatori« sono i membri del gruppo di artisti a. c. m. e. con la regia del giovane regista teatrale Martin Dueller. Base della performance sono i manifesti politici contemporanei come »An unsere Freunde – ai nostri amici« tratto da »Das unsichtbare Komitee- Il comitato invisibile« nonché la radicale critica sociale di Michael Hardt e Antonio Negri (»Empire«) o Byung-Chul Han (»La società della stanchezza«). La rottura con il »Sistema« non avviene usando i mezzi un po’ goffi dell’agit-prop bensì facendo un collage di testi e suoni associativi che sono contemporaneamente »dichiarazione« e »reclamazione«.
La terza parte della serata è gestita dalla band austriaca ATTWENGER le cui canzoni – in questo contesto- possono essere considerate un commento ironico alla apodittica dei rivoluzionari del passato e del presente. Il duo ATTWENGER porta con sé anche un aspetto serio poiché i rispettivi testi e i loop musicali trasmettono un sentimento di inutilità se non addirittura di disperazione di fronte all’impotenza nei confronti della situazione dominante. Contemporaneamente il duo riflette la forza positiva del mercato che riesce a trasformare (quasi) tutti gli impulsi anticulturali in un successo in termini di vendite. Potrebbe essere un pensiero che abbatte-ciononostante ci sia permesso ad abbandonarsi di tanto in tanto alla musica e perfino di ballare.

a.c.m.e,
Foto: a.c.m.e.